SEIGAKU – LO ZEN E L’ARTE DI MANGIAR BENE

Di Fabbri Barbara

Edizione Vallardi – 12,90 €

Un libro interessante sulle regole e la ritualità legata al mangiare nei monasteri buddhisti. La lettura di questo breve saggio mi ha fatto scoprire diverse cose che non conoscevo.
Non sapevo che i buddhisti non discriminano a priori nessun tipo di alimento. Ci sono monasteri in cui si mangiano piatti a base di carne e di pesce, fondamentale è però l’animo con cui si preparando questi cibi, il non sprecare, qualunque sia la propria scelta alimentare, le risorse che ci sono state messe a disposizione. Il concetto di giusta quantità o giusta porzione dovrebbe entrare in ogni cucina ed in ogni dispensa. La disponibilità di cibo ed offerte nei vari super ed ipermercati spesso porta a comprare quantità di cibo che eccedono le nostre esigenze e che devono essere buttate perché scadute o non consumate nel corso del pasto.
Ho apprezzato l’aspetto conviviale del cibo, perché anche se nel monastero si mangia in silenzio, il pasto è un momento di condivisione. Purtroppo nella nostra società stiamo perdendo il senso del mangiare insieme, vuoi per i ritmi di vita, per cui nella stessa famiglia gli orari dei pasti sono differenti, vuoi per l’ingerenza di televisione, cellulare e social media nelle nostre case.
Mi sono ritrovata nella pratica del saba, anche se non metto da parte alcuni chicchi di riso per sfamare gli uccellini, ho la buona abitudine di scrollare la tovaglia o il tagliere del pane nel giardino. Per me è una pratica possibile ma forse non attuabile da chi vive in un condominio o in una casa senza giardino, dove vi è la necessità di rispettare gli spazi condivisi.
Ho apprezzato anche l’idea del dare una seconda vita agli oggetti. Gli strofinacci usati per le ciotole diventano prima asciugamani, poi stracci per la cucina ed infine per i pavimenti. Adotto da anni questa regola, non solo per gli strofinacci, e sono una sostenitrice del riciclo quando possibile.
Un libro consigliato a chi vuole conoscere meglio le discipline orientali e riscoprire il sapore degli alimenti, l’importanza della condivisione e del cibo come mezzo per armonizzare corpo e spirito.

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